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16/10/2023 | Non categorizzato
A Parigi un Forum Scientifico esplora il cuore del dossier. Ultima tappa prima del voto di novembre

Ospiti: la star mondiale della danza Roberto Bolle, la giovane attivista sul clima Licypriya Kangujam, il tecnologo Eric Pulier e il direttore del BID File Dossier Expo2030Roma Matteo Gatto

Mattarella: Expo non solo una vetrina, ma luogo per sviluppare relazioni umane.

 

 

Oggi presso il Palais Brongniart di Parigi si è tenuto il Forum Scientifico “People and Territories” dedicato al tema centrale della candidatura di Roma per Expo 2030. Questo evento rappresentava l’ultima tappa obbligatoria per tutte le città candidate (Roma, Ryad e Busan) prima dell’Assemblea finale e del successivo voto previsto per il 28 novembre.

L’evento è stato aperto da un video del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In sala erano presenti i Delegati del Bureau International des Expositions (BIE), il Segretario del BIE, Dimitri Kerkentzes, il Presidente del Comitato Expo 2030 Roma, Giampiero Massolo, il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e gli Special Ambassador del Comitato. Tramite un video messaggio è giunto il saluto del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

Al forum hanno preso parte alcuni relatori di fama internazionale: Licypriya Kangujam, una dodicenne indiana, tra le più influenti attiviste climatiche nel mondo; Eric Pulier, noto filantropo e imprenditore tecnologico, Matteo Gatto Direttore del BID File Dossier Expo2030Roma. Inoltre, protagonisti della serata sono stati Massimo Vallati e Denis Moris, rappresentanti dell’esperienza Calcio Sociale del Corviale di Roma.

La sessione inaugurale del forum è stata presieduta dal Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, mentre l’evento è stato moderato dalla giornalista e presentatrice televisiva Mia Ceran e da Edoardo Zanchini, dell’ufficio clima di Roma Capitale.

 

Il Simposio è stato un’esperienza immersiva di alto impatto tecnologico che ha stimolato un dibattito approfondito sul tema “People and Territories”, esplorato secondo cinque linee guida:

  • Il vivere e l’habitat;
  • Strade, percorsi, network, frontiere;
  • Territori e inclusione;
  • Ambiente, energia, risorse;
  • Rischio, azzardo, vulnerabilità e resilienza.

 

 

Inoltre, ad arricchire il racconto sul tema del masterplan, sono state presentate tre straordinarie performance dell’étoile Roberto Bolle, accompagnato dalla prima ballerina de la Scala di Milano, Nicoletta Manni, intitolate “Sphere”, “Waves” e “Caravaggio”.

Sphere rappresenta una dichiarazione d’amore per il nostro pianeta e un appello urgente a prendersene cura e a prendere consapevolezza della sua crescente malattia, di cui siamo responsabili. In questa performance, ideata da Roberto Bolle insieme al coreografo Mauro Bigonzetti e accompagnata dalla musica originale del violinista Alessandro Quarta, Bolle solleva una grande sfera, simbolo del nostro fragile pianeta, invitandoci ad abbracciarlo e proteggerlo. Sphere è un messaggio per le nuove generazioni e per tutti, poiché è essenziale unire le forze per preservare la Terra.

 

 

Waves unisce la danza alla tecnologia per offrire una prospettiva futuristica, con la musica di Davide Di Leo (Boosta) che dialoga con la danza di Bolle. I movimenti si fondono con i disegni di un raggio laser, portandoci in un viaggio attraverso il passato, il presente e il futuro. La bellezza e la tradizione si incontrano con la contemporaneità nella coreografia di Massimiliano Volpini.

 

 

Nella performance “Caravaggio” di Mauro Bigonzetti, su musica di Claudio Monteverdi arrangiata da Bruno Moretti, la luce è la protagonista, modellando le linee e i corpi di Roberto Bolle e Nicoletta Manni. Questa coreografia trasforma gli umili protagonisti delle opere di Caravaggio in principi di grazia e bellezza eterna.

 

 

 

Dichiarazioni

Licypriya Kangujam
“Se non c’è natura, non ci saranno esseri umani, ed è per questo che siamo qui, invitati da Expo Roma, perché questo è il tema: le persone e il territorio, siamo parte di esso. Non permetteremo che la storia sia scritta solo per avidità e profitto, dobbiamo guardare al profitto sociale che significa un pianeta migliore per tutti. Non possiamo scambiare il futuro per il profitto. È nostro dovere proteggere la madre natura da coloro che rifiutano di vedere la sua bellezza. Sogno un futuro in cui non ci siano centrali a carbone e centrali termiche e siano sostituite da energie rinnovabili pulite. Sogno un futuro in cui tutti i bambini del mondo abbiano aria pulita da respirare, acqua pulita da bere e un pianeta pulito in cui vivere. Se i nostri territori comuni saranno distrutti, saranno distrutte anche le popolazioni. Noi dobbiamo lavorare insieme per risolvere questa situazione. Questa è l’eredità che gentilmente e appassionatamente vi chiediamo di considerare”.

Eric Pulier
“È cruciale ricordare che la tecnologia dovrebbe essere utilizzata a vantaggio dell’umanità e non a suo danno. Sebbene la tecnologia e il denaro possano essere allettanti, è altrettanto importante non perdersi e non perdere la propria anima nel processo. Questo è un momento significativo per l’umanità, quello che stiamo vivendo ora. Uno degli aspetti meravigliosi di Expo 2030 a Roma è che si tratta di un progetto con un’anima, con una campagna dedicata all’umanità e ai diritti, e sarà anche un’installazione permanente che contribuirà a plasmare il futuro in modo positivo”.

Massimo Vallati e Denis Moris del Calciosociale di Corviale
“Promuovere il rispetto per la diversità, la crescita integrale di ogni individuo e una particolare attenzione alle persone vulnerabili deve essere alla base di ogni scelta. La sfida di Calciosociale è portare la propria metodologia nelle scuole di calcio e creare un cambiamento sistemico: le scuole di calcio diventano una palestra di vita. È qui che uno sport universale diventa una piattaforma universale per lo sviluppo sociale, per stimolare la coscienza collettiva a favore delle emergenze sociali presenti in Italia. Così il progetto di Expo 2030 Roma promuove questi valori e soprattutto sin dall’inizio ha coinvolto tutto il terzo settore al fine di realizzare un Expo per tutti e accessibile a tutti”.

Roberto Bolle
“Ho scelto di sostenere la candidatura di Roma alla prossima Expo per amore del mio Paese e perché condivido i valori e i temi al centro della proposta dell’Italia. Quando mi è stato chiesto di partecipare, ho accettato con entusiasmo portando la mia arte, la danza, che di quei valori è naturalmente portatrice. La danza è universale, resiliente, democratica, anche se spesso è ingiustamente trattata come un’arte secondaria. Meritocratica e insieme inclusiva, educativa, divulgatrice di grandi valori, la danza è particolarmente adatta a parlare al mondo del nostro Paese perché è patrimonio di tutti e insieme motivo di orgoglio tutto italiano”.

Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio

“Expo 2030 è pensato per le persone, incorporando al suo interno i semi del cambiamento culturale e della crescita condivisa attraverso migliaia di borse di studio e iniziative innovative. Il futuro è illuminato dal Knowledge Park, un polo dell’innovazione progettato per promuovere nuove collaborazioni tra l’Italia e tutti i paesi partecipanti. In conclusione, mentre avanziamo collettivamente verso un futuro in cui le nostre ambizioni integrate guidano il progresso, l’inclusione e lo sviluppo innovativo, Expo 2030 emerge non solo come un singolo evento, ma come un simbolo duraturo di cooperazione globale, prosperità condivisa e un destino comune sulla scena internazionale. È con questo spirito di unità che possiamo celebrare qui nella Città Eterna e nella mia meravigliosa regione”.

 

SALUTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA

“Luoghi e persone, popoli e territori, la terra e l’umanità. Questi vogliono essere i protagonisti della proposta che Roma e l’Italia formulano per l’Expo del 2030. Roma, una città che nei secoli ha fatto dell’inclusione uno dei tratti della sua esperienza.

Un luogo che ha saputo essere promotore di civiltà, accoglienza e dialogo con le numerose culture che nei millenni hanno arricchito la sua identità. Un popolo, una città, un territorio che sono stati capaci di realizzare accoglienza, di produrre innovazione, di rigenerare continuamente il tessuto urbano di quella che gli storici definiscono città eterna. Un’avventura di donne, di uomini, di regnanti e gente comune, di fedi e genti, iscritta in quella che costituisce memoria preziosa per l’umanità.

Roma offre la sua storia, le vicissitudini che l’hanno accompagnata come piattaforma di incontro e interscambio all’inizio del terzo millennio per riflettere sulle sfide che l’umanità ha di fronte e sulle risposte che possono migliorare la vita dei miliardi di persone che abitano il pianeta.

Expo, con la presenza di tanti paesi, con numerosi visitatori, ha anzitutto un messaggio: conoscersi, far crescere l’ambizione e la consapevolezza del dovere di progredire insieme, di esplorare i valori comuni alle persone e ai popoli, per sviluppare regole di convivenza capaci di rispettare la dignità di ciascuno, sotto ogni latitudine.

Ancora, indagare su come l’educazione, la ricerca, il progredire delle tecnologie contemporanee possano contribuire a questo obiettivo. Non scontate scintillanti vetrine high-tech quindi o convenzionali esposizioni rappresentative di posti lussureggianti nel pianeta, quanto piuttosto luoghi e persone che si incontrano per stabilire reti di relazione e condivisione, con attenzione particolare ai giovani e a quanti nelle società vivono a condizioni di disabilità o emarginazione.

Expo è un veicolo formidabile di carattere educativo, di conoscenze e confronto di disponibilità reciproche.

Per questo immaginiamo che a Roma, ad essere protagonisti di Expo 2030, debbano essere solidalmente tutti i popoli della Terra, ciascuno con l’apporto delle proprie tradizioni e il frutto della propria storia. Le città sono state protagoniste dello sviluppo della civiltà contemporanea, mezzo di innovazione, di inclusione, di crescita e occasione di promozione.

Questo è quel che vuole proporre Roma Expo 2030 e l’Italia”.

Foto di Mirco Magliocca.

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