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20/06/2023 | Eventi
A Parigi la quarta Assemblea del BIE

Il 20 giugno si è svolta a Parigi la quarta Assemblea del Bureau International des Expositions (BIE). A sostenere la candidatura di Roma, alla presenza dei delegati dei 179 Paesi, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni con il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Edmondo Cirielli, il Presidente della Regione Francesco Rocca, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il Presidente del Comitato Promotore Roma Expo 2030 Giampiero Massolo, il Direttore Generale Giuseppe Scognamiglio, l’architetto Carlo Ratti e la Comandante della Stazione Spaziale Internazionale Samantha Cristoforetti.

 

 

La presentazione della candidatura di Roma a Expo2030 si è aperta con un saluto di incoraggiamento di Russell Crowe. L’attore australiano ha ricordato il suo legame personale con la Città Eterna partendo dal suo ruolo cinematografico come Massimo Decimo Meridio, il Gladiatore del celeberrimo film del 2000 di Ridley Scott. Crowe ha mostrato il suo sostegno per Roma dicendo: “Sarà magico perché Roma è sempre magica, non è solo la capitale d’Italia ma una delle grandi capitali del mondo. Un posto per tutti, una città che ha sempre aperto le braccia a tutta l’umanità. Roma Expo 2030, noi siamo pronti. Al mio segnale… scatenate l’umanità”.

Poi la presentazione è proseguita con GAIA, una bambina romana che rappresenta la generazione alpha, quella che lotta per la difesa dell’ambiente e che sarà maggiorenne nel 2030. Interrogata dalla madrina della serata Mia Ceran, Gaia ha detto che: “l’esposizione universale deve essere un’esposizione con valori universali”.

Durante l’Assemblea è stato lanciato il progetto di comunicazione KIDS FOR HUMANLANDS, una serie di interviste alla generazione alpha sul futuro delle città. L’obiettivo è stato quello di rendere protagonisti in tutto il mondo i futuri adulti di domani con le loro aspettative e prospettive.

A rispondere a tutte le domande poste dei bambini, l’architetto Carlo Ratti che ha redatto insieme a un gruppo di professionisti il dossier di candidatura: “Chi meglio dei bambini, con i loro sogni e le loro speranze, può incarnare il bisogno che tutti condividiamo di innovare e migliorare il nostro modo di vivere e vivere insieme? La nostra responsabilità è immaginare luoghi e territori in cui queste aspettative possano essere messe in gioco. Questo è il nostro sogno per Expo 2030 Roma: la costruzione di un luogo di incontro, in cui tutte le persone e i Paesi partecipanti siano protagonisti di una missione condivisa. Dopo il 2030 il sito espositivo diventerà un parco universitario aperto al mondo. Un luogo di innovazione al servizio di tutta l’umanità, nel cuore della Città Eterna”.

Tra i testimonial portati sul palco dal Comitato Promotore Expo 2030 Roma Mehret Tewolde, di origini eritree, in Italia da quando aveva 13 anni, esperta nel creare partnership di lungo periodo e direttore esecutivo presso Italia Africa Business Week che ha voluto sottolineare come Roma da sempre porti avanti partnership commerciali a lungo termine. È intervenuto anche Giampaolo Silvestri, Segretario Generale AVSI, che ha parlato dell’importanza e del valore della cooperazione italiana nel mondo.

 

 

È arrivato sul palco l’astronauta Samantha Cristoforetti, prima donna europea al comando della Stazione Spaziale Internazionale che ha posto l’accento sulla legacy che il progetto di Expo crea con la città. “Per noi, la pianificazione del dossier di presentazione dell’Expo 2030 è iniziata con la riflessione su quale sarà il suo lascito, cosa rimarrà una volta terminata l’Esposizione. In altre parole, cosa inizierà e non finirà nel mese di ottobre 2030. Il sito di Roma 2030 è l’unico che, tra le città in competizione, includa un ospedale, un’importante università e numerose istituzioni di ricerca avanzate, tra cui l’Agenzia Spaziale Italiana – ha detto Samantha Cristoforetti aggiungendo – l’Expo è per sua natura universale. Gli studenti, i ricercatori, i giovani laureati, i giovani talenti, i giovani professionisti da tutto il mondo alla fine torneranno nei loro Paesi, nei vostri Paesi, per condividere quelle opportunità di business, crescita e innovazione. Il lascito è, soprattutto, la condivisione. Perché universali devono essere i benefici che l’intera comunità internazionale trae dall’Expo. Condividere, includere, è parte del nostro DNA italiano, è parte del nostro modo di pensare, del nostro modo di vivere. E quindi, questo è il lascito che immaginiamo per l’Expo 2030. Una scia di progresso attraverso la comunità internazionale che unisce le nazioni intorno agli obiettivi di sviluppo sostenibile” ha concluso Cristoforetti.

 

 

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è poi intervenuta a sostegno della candidatura: “Antiche tradizioni e modernità tecnologica hanno ispirato il nostro progetto e danno sostanza alla nostra proposta. Persone e territori. Rigenerazione, inclusione e innovazione è il tema dell’Expo di Roma che significa che sono al centro del progetto le persone e i loro diritti integrati con l’ambiente circostante, la sostenibilità, le partnership durature tra nazioni, la cooperazione responsabile e inclusiva con i più vulnerabili e un’ambiziosa eredità futura per la comunità internazionale. Questi sono i pilastri del nostro progetto e queste sono le ragioni per scegliere Roma – e ha aggiunto – il nostro sito espositivo sarà innovativo e completamente sostenibile. Sarà il più grande parco solare mai costruito in una città, e ogni padiglione produrrà energia pulita che alimenterà la rete locale. Inoltre – ha dichiarato – siamo pronti ad agire per garantire pari opportunità anche da un punto di vista finanziario, per la più ampia partecipazione possibile al nostro Expo Mondiale. L’eredità dell’Esposizione Universale in Italia ha l’obiettivo di creare un percorso verso il progresso per la comunità internazionale, per mostrare come possano essere raggiunti i nostri obiettivi per il millennio, che non sono solo parole e che la relazione tra le persone e il loro ambiente può essere davvero migliorata lavorando insieme. Scegliere di ospitare World Expo 2030 a Roma significa scegliere tutto questo” ha chiuso la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

 

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